Sono trascorsi anni ormai da quando non vivo assiduamente in Sardegna, eppure nonostante il tempo, la Sardegna per me conserva un posto speciale. Non solo la sua bellezza naturale, ma soprattutto la calma che questa terra trasmette la rendono molto più di una destinazione da visitare, la Sardegna è un’esperienza da vivere
Sono trascorsi anni ormai da quando non vivo assiduamente in Sardegna, eppure nonostante il tempo, la Sardegna per me conserva un posto speciale. Non solo la sua bellezza naturale, ma soprattutto la calma che questa terra trasmette la rendono molto più di una destinazione da visitare, la Sardegna è un’esperienza da vivere
Ci sono luoghi che ti affascinano per i loro monumenti spettacolari, altri per i loro paesaggi naturalistici da mozzare il fiato e poi c’è la Sardegna. Quest’isola racchiude tutto questo e molto di più. Grazia Deledda, premio nobel per la letteratura e una delle principali scrittrici sarde, ad esempio, la descriveva così: “Regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina del vento, dell’immensità del mare.” Sono parole che mostrano appieno l’essenza di un’isola che ancora oggi unisce tradizione e superstizione e delle quali, solo ora, dopo essermi allontanata dall’isola per perseguire le mie ambizioni, riesco a percepire appieno il valore.
La Sardegna non è semplicemente un luogo da visitare, è un’esperienza da vivere.
Qui, ogni angolo racconta una storia, ogni sentiero invita a esplorare, ogni respiro porta con sé il profumo del mirto e del mare ma soprattutto lascia un senso di pace e tranquillità che solo qui puoi ritrovare.
Per avere un’idea di ciò, partiamo dall’entroterra. L’entroterra sardo è un mosaico di boschi rigogliosi, con alberi maestosi come lecci e sughere, ulivi. Lo si vede già, non appena si esce dall’aeroporto di Alghero in direzione di uno dei capoluoghi di provincia Sassari. Sulle strade, nel corso del tragitto, si scorgono paesaggi olivettati e vignettati da cui si producono alcune delle migliori qualità di olio, uva e vino
Questo patrimonio naturalistico è arricchito da una fauna variegata: tra i cieli sfrecciano rapaci, nei boschi si muovono silenziosi cinghiali, e lungo le coste nidificano specie rare di uccelli. La Sardegna non è solo bellezza: è vita, pulsante e indomita.
STORIA
Non è un caso che per millenni, popoli di ogni etnia hanno cercato di conquistarla: dai fenici, passando per i romani, i Vandali, gli aragonesi, i pisani e così via, la Sardegna è stata, come molte altre terre, teatro di lotte tra popoli, che ne hanno coltivato i campi, costruito le strade ed eretto monumenti che sono sopravvissuti a migliaia di anni
Dai Nuraghi alle chiese, esplorare la Sardegna significa viaggiare nel tempo: un momento ti trovi nell’età prenuragica, mentre osservi uno dei tanti Nuraghi, che si trovano sparsi nell’isola, il momento doposembra quasi di rivivere nel Medioevo, mentre si attraversano le strade ciotolate di alcuni dei suoi centri, come ad esempio Castelsardo, uno degli esempi ancora oggi visibili del governo pisano in Sardegna, oppure Geridu, villaggio medievale ormai estinto, di cui si conosce la storia solo grazie agli scavi archeologici, sino ad arrivare ai giorni nostri. Camminando nelle strade del paese in cui sono nata e cresciuta, Sorso, ciò che mi rende innamorata di questa terra è sopratutto la pace e serenità che questo luogo ancora oggi mi ispira.
STILE DI VITA
Quello che, però rende la Sardegna un’esperienza da vivere è soprattutto lo stile di vita delle persone che la abitano. Circondata dalla brezza marina, la Sardegna, si sa, è un’isola che ancora oggi ha diversi problemi legati alla mobilità e alla densità abitativa. Quelli che da un lato sono delle difficoltà, dall’altro sono il suo punto di forza.
Qui non ci sono traffico caotico né rumori assordanti né luoghi sovraffollati. Le persone trascorrono il tempo libero, sorseggiando una tazza di cappuccino, mentre dai vicini binari si ascolta il lento sobbalzare del treno che pian piano si avvicina o allontana dalla stazione ferroviaria, accompagnando i suoi viaggiatori su scenari ricchi di natura. Merito anche delle sue strade strette e piene di curve che non permettono di raggiungere le velocità massime. Attraversare i suoi sentieri diventa così un’esperienza che rinnova lo spirito, un richiamo costante a rallentare e riscoprire la bellezza delle cose semplici.
Ci sono luoghi che ti affascinano per i loro monumenti spettacolari, altri per i loro paesaggi naturalistici da mozzare il fiato e poi c’è la Sardegna. Quest’isola racchiude tutto questo e molto di più. Grazia Deledda, premio nobel per la letteratura e una delle principali scrittrici sarde, ad esempio, la descriveva così: “Regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina del vento, dell’immensità del mare.” Sono parole che mostrano appieno l’essenza di un’isola che ancora oggi unisce tradizione e superstizione e delle quali, solo ora, dopo essermi allontanata dall’isola per perseguire le mie ambizioni, riesco a percepire appieno il valore.
La Sardegna non è semplicemente un luogo da visitare, è un’esperienza da vivere.
Qui, ogni angolo racconta una storia, ogni sentiero invita a esplorare, ogni respiro porta con sé il profumo del mirto e del mare ma soprattutto lascia un senso di pace e tranquillità che solo qui puoi ritrovare.
NATURA
Per avere un’idea di ciò, partiamo dall’entroterra. L’entroterra sardo è un mosaico di boschi rigogliosi, con alberi maestosi come lecci, sugheri ed ulivi. Lo si vede già, non appena si esce dall’aeroporto di Alghero in direzione di uno dei capoluoghi di provincia Sassari. Sulle strade, nel corso del tragitto, si scorgono paesaggi olivettati e vignettati da cui si producono alcune delle migliori qualità di olio, uva e vino
Questo patrimonio naturalistico è arricchito da una fauna variegata: tra i cieli sfrecciano rapaci, nei boschi si muovono silenziosi cervi e mufloni, e lungo le coste nidificano specie rare di uccelli. La Sardegna non è solo bellezza: è vita, pulsante e indomita.
STORIA
Non è un caso che per millenni, popoli di ogni etnia hanno cercato di conquistarla: dai fenici, passando per i romani, i Vandali, gli aragonesi, i pisani e così via, la Sardegna è stata, come molte altre terre, teatro di lotte tra popoli, che ne hanno coltivato i campi, costruito le strade ed eretto monumenti che sono sopravvissuti a migliaia di anni. Dai Nuraghi alle chiese, esplorare la Sardegna significa viaggiare nel tempo: un momento ti trovi nell’età prenuragica, il momento dopo sembra quasi di rivivere nel Medioevo, sino ad arrivare ai giorni nostri. Camminando nelle strade del paese in cui sono nata e cresciuta, Sorso, ciò che mi rende innamorata di questa terra è sopratutto la pace e serenità che questo luogo ancora oggi mi ispira.
STILE DI VITA
Qui non ci sono traffico caotico né rumori assordanti né luoghi sovraffollati. Le persone trascorrono il tempo libero, sorseggiando una tazza di cappuccino, mentre dai vicini binari si ascolta il lento sobbalzare del treno che pian piano si avvicina o allontana dalla stazione ferroviaria, accompagnando i suoi viaggiatori su scenari ricchi di natura. Merito anche delle sue strade strette e piene di curve che non permettono di raggiungere le velocità massime. Attraversare i suoi sentieri diventa così un’esperienza che rinnova lo spirito, un richiamo costante a rallentare e riscoprire la bellezza delle cose semplici.